Con la recentissima sentenza del 29.12.2022 si è registrata l’attesissima vittoria dinanzi il Consiglio di Stato, la decisione è stata unanime: i titoli conseguiti in Romania su materia e sostegno permettono lo svolgimento della professione di docente in Italia.

La storica sentenza del Consiglio di Stato in sede di Adunanza Plenaria, alla quale si è giunti in seguito a diverse interpretazioni e disparità di trattamento, ha chiarito che l’abilitazione all’insegnamento su materia, e la specializzazione sul sostegno, acquisite presso le università rumene sono titoli validi per poter insegnare sul territorio nazionale. 

Si è ribadito un concetto già espresso in precedenza, ovvero che tanto relativamente ai titoli di abilitazione su materia, quanto ai titoli di specializzazione su sostegno, il MI ha l’onere esclusivo di verificare che le conoscenze, le qualifiche e l’esperienza attestate dal diploma rilasciato da altro stato membro dell’Unione Europea, soddisfino, anche parzialmente le condizioni richieste per accedere all’attività e, all’esito dell’istruttoria, emanare decreto di riconoscimento o eventuali misure compensative.

A margine della Plenaria, in definitiva, è stato rigettato l’appello del MI condannando lo stesso alla valutazione dei titoli e al riconoscimento del titolo romeno.

In sostanza il principio enunciato dalla Plenaria statuisce che:”i titoli conseguiti all’estero devono essere sempre valutati dal Ministero dell’Istruzione che, all’esito della valutazione, potrà emettere o decreto di riconoscimento ovvero comminare misure compensative, ove necessario, ai sensi dell’art. 22 D.Lgs 206/2007.”

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