Di pochi giorni fa l’accoglimento del ricorso con il quale i Giudici del TAR Lazio annullavano i provvedimenti del Ministero dell’Istruzione con i quali si obbligavano gli abilitati all’estero ad adempiere ad ulteriori percorsi formativi, per ottenere il riconoscimento del titolo per l’insegnamento conseguito in Romania.

Nel caso specifico, il docente ricorrente dapprima aveva ricevuto una sentenza di riconoscimento per esercitare la professione nell’ambito del percorso formativo svolto, successivamente però, il Ministero dell’istruzione richiedeva un ulteriore percorso formativo da inquadrarsi come misura compensativa.

Tra i motivi che hanno portato a vincere il ricorso, l’atteggiamento discriminatorio del Ministero, che riteneva necessarie ed obbligatorie misure compensative, rispetto ad un piano di studi rumeno già validato dal TAR, come conforme alle normative nazionali e dunque idoneo all’insegnamento.

 

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